L'importanza dei primi 1000 giorni dal concepimento
Chiara Fogolari • 23 giugno 2020
“Oggi è ampiamente riconosciuto che le condizioni di vita in utero e nei primi due anni hanno ampiamente a che fare con l'epidemia di malattie croniche non infettive che colpisce tutto il mondo”
afferma il pediatra Umberto Simeoni, responsabile del CHUV, Centro ospedaliero universitario di Losanna, in Svizzera, che da tempo si occupa proprio di queste correlazioni.
Parliamo in particolare di obesità, diabete, ipertensione, malattie dei vasi sanguigni e del cuore, ma non solo.
“La vita perinatale influenza anche il rischio di allergie, di malattie psichiatriche come autismo e schizofrenia, di patologie endocrine come la sindrome dell'ovaio policistico e di alcuni tipi di tumore, come quello al seno”, aggiunge Irene Cetin, oggi direttrice del reparto di ostetricia e ginecologia dell'Ospedale Buzzi di Milano. In effetti si parla proprio di una nuova disciplina, dedicata alle origini fetali (o dello sviluppo) della salute e delle malattie.
Esistono sia fattori esterni, come l'esposizione ad inquinanti ambientali, al fumo di sigarette, all'alcol, ad una alimentazione sbilanciata verso alimenti pro infiammatori, sia fattori interni, come stati di malnutrizione, obesità, importanti carenze di micronutrienti. E' un argomento molto vasto, ma questa breve trattazione ci fa
capire quanto siano importanti le nostre azioni nel momento stesso del concepimento.